Novembre 30, 2025

Come scegliere il miglior kit di conversione GPL/metano: marche, tipologie e consigli (focus Torino)

La sostituzione periodica delle bombole GPL dell’auto è importante per la tua auto e per la tua sicurezza: scopri dove richiederla a Torino

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Alex

Landi Renzo Gas Specialist

Posso aiutarti a risolvere i tuoi problemi al tuo impianto a GPL oppure convertire la tua auto a benzina.

Decidere quale impianto montare è metà del lavoro; l’altra metà è scegliere l’installatore giusto. Qui trovi una guida pratica per orientarti tra marche, componenti, tipologie, con criteri concreti per usare bene tempo e budget se vivi o lavori nell’area di Torino e cintura.

1) Prima regola: partire dall’auto (non dall’impianto)

Ogni auto ha vincoli tecnici: tipo di iniezione (indiretta/diretta), cilindrata e potenza, spazio utile (vano ruota, sottoscocca), omologazioni disponibili per il tuo motore, e persino uso prevalente (città, montagna, autostrada). Questo determina quali kit sono compatibili e come andranno su strada.

  • Iniezione indiretta (benzina): ampia scelta sia GPL sia metano; impianti sequenziali fasati sono oggi lo standard.

  • Iniezione diretta: richiede kit specifici; di solito resta una quota di iniezione benzina (per raffreddare/integrità iniettori), da considerare nel calcolo del risparmio.

  • Turbo: serve componentistica adeguata (riduttori con portata idonea, mappature dedicate).

  • Spazio: su utilitarie e compatte il toroidale GPL è spesso la soluzione più “invisibile”; il metano richiede bombole più ingombranti.


2) Tipologie di kit: cosa cambia davvero

Impianti GPL (autogas)

  • Sequenziale fasato: iniettori gas sul collettore, centralina che replica i tempi benzina; è la scelta di riferimento per affidabilità, consumi e guidabilità.

  • Per iniezione diretta: kit “ibridi” che gestiscono gas + micro-iniezioni benzina; serve calibrazione fine e componenti certificati per il tuo motore.

  • Serbatoio toroidale o cilindrico: il toroidale al posto della ruota di scorta conserva il bagagliaio; il cilindrico (nel vano) offre capacità maggiori ma ruba volume.

Impianti Metano (CNG)

  • Sequenziale: come il GPL ma con riduttori, rail e tarature dedicate alle pressioni CNG.

  • Bombole:

    • Acciaio: robuste, più economiche, ma pesanti.

    • Composito: più leggere (beneficio su assetto/autonomia), costano di più e hanno scadenze/revisioni specifiche.

  • Layout: su berline/monovolume l’alloggiamento bombole è il vero tema progettuale. Pianifica ingombri e autonomia reale.


3) I componenti che fanno la differenza

Non tutti i kit sono uguali. Nella pratica il comportamento dipende da qualità e dimensionamento dei seguenti elementi:

  • Riduttore/evaporatore (GPL) o riduttore pressione (metano): deve sostenere la portata richiesta dal tuo motore anche a pieno carico e in salita.

  • Rail iniettori: rapidità e ripetibilità d’iniezione influiscono su consumi, avviamenti e regolarità al minimo.

  • Centralina elettronica: logiche di auto-apprendimento, correzioni in quota/temperatura, gestione start&stop e OBD.

  • Sensori e filtri: fondamentali per costanza di resa e longevità; chiedi intervalli di sostituzione e ricambi disponibili.

  • Serbatoio/bombole: omologazione, data di produzione, capacità effettiva (utile) e accessori (multivalvola, indicatori livello precisi).

  • Cablaggi e staffe: dettagli “invisibili” che distinguono un impianto che dura da uno che dà noie.

Pro tip Torino: tra colline, tangenziale e salite verso la Val di Susa, un riduttore “piccolo” si sente. Se fai spesso autostrada o montagna, sovradimensiona con criterio.


4) Marche e filiere: come leggerle

Il mercato è ricco: produttori italiani ed europei con filiere di kit completi o componenti intercambiabili. Più della “marca” in sé conta:

  • Copertura ricambi a Torino e Piemonte: tempi e costi di filtri, rail, riduttori, multivalvole.

  • Rete di assistenza: se l’installatore è in ferie, chi ti segue?

  • Manuali e software: aggiornamenti, mappe specifiche per il tuo motore, supporto tecnico reale.

  • Storico su motori come il tuo: chiedi esempi con targa/VIN (oscurati) di lavori già fatti su quel propulsore.


5) Scelta dell’installatore: la decisione più importante

Un ottimo kit montato male va peggio di un kit medio montato bene. Ecco come selezionare l’officina nell’area torinese:

  1. Esperienza specifica sul tuo motore (iniezione diretta? turbo? ibride?).

  2. Banco prova / diagnosi OBD e procedure di collaudo (misure AFR, long-term fuel trim).

  3. Preventivo scritto con marca e modello di tutti i componenti, tempi, garanzia su impianto e manodopera.

  4. Gestione pratiche: aggiornamento carta di circolazione, collaudo, eventuale sconto in fattura per incentivi attivi.

  5. Assistenza post-montaggio: primo controllo dopo 1.000–2.000 km incluso? Tempi appuntamenti?

  6. Auto sostitutiva o tempi certi: utile se vivi fuori Torino e lasci l’auto 1–2 giorni.


6) Budget e TCO: numeri chiave da mettere in riga

Quando confronti più preventivi, costruisci un costo totale di possesso (TCO) realistico:

  • Costo impianto (kit + installazione + collaudo).

  • Eventuali incentivi (sconto in fattura).

  • Manutenzione ricorrente: filtri gas (ogni 15–30k km), controlli annuali, candele/olio se richiesto.

  • Revisione bombole (metano): scadenze e costi; per bombole in composito informati su termine vita.

  • Quota benzina obbligata (iniezione diretta): incide sul risparmio.

  • Assicurazione: alcune compagnie modulano il premio; verifica prima.

  • Bollo Piemonte: esenzioni/riduzioni cambiano molto la matematica dopo i 5 anni su talune casistiche.

Metti tutto in un foglio: €/km a benzina vs gas (comprensivi di manutenzioni) e payback in chilometri/mesi in base ai tuoi km annui.


7) Configurazioni tipo (indicative)

Sono esempi logici per orientarti: la scelta finale dipende sempre dal tuo motore e dallo spazio disponibile.

  • Utilitaria cittadina 1.2–1.4 aspirata (iniezione indiretta)

    • GPL sequenziale con serbatoio toroidale 36–42 litri utili; rail compatti e riduttore medio.

    • Obiettivo: spesa minima, carico leggero, bagagliaio quasi intatto.

  • Compatta/turbo benzina 1.0–1.4 TSI/THP/eco-turbo (iniezione diretta)

    • GPL per iniezione diretta con centralina dedicata, iniettori performanti, quota benzina esplicitata nel preventivo.

    • Obiettivo: mantenere prestazioni vicine alla benzina con risparmio reale.

  • Station wagon/media cilindrata 1.6–2.0 aspirata

    • Metano con 2–3 bombole (acciaio o composito se vuoi contenere peso), riduttore capiente.

    • Obiettivo: €/km minimo, accetti un po’ di bagagliaio in meno.

  • Monovolume/SUV benzina

    • Valuta entrambe: GPL se vuoi autonomia e spazio; metano composito se privilegi il risparmio e l’assetto lo consente.


8) Manutenzione: come prevenire problemi

  • Filtri: rispettare gli intervalli evita sporcamenti di rail e riduttore, mantiene minimo regolare e avviamenti pronti d’inverno.

  • Candele/accensione: scintilla perfetta = combustione pulita; su alcuni motori si usano candele più “fredde” o gap dedicato.

  • Aggiornamenti software: durante i tagliandi, chiedi verifica log della centralina gas e correzioni long-term.

  • Odori in abitacolo o calo prestazioni: intervenire subito; spesso è un filtro saturo, una piccola perdita o una taratura da rifinire.


9) Omologazioni, collaudo e documenti

  • Pretendi schede tecniche e certificati dei componenti; controlla date e codici omologazione.

  • Al collaudo verifica che sulla carta di circolazione siano riportati correttamente alimentazione e aggiornamenti.

  • Conserva fatture e certificazioni: servono per garanzia, assicurazione e rivendita.


10) Domande da fare in officina (checklist pronta)

  1. Quanti impianti sul mio motore avete già fatto? Posso vedere una scheda (oscura targa/VIN)?

  2. Quali componenti esatti montate (marca/modello di riduttore, rail, ECU, serbatoio/bombole)?

  3. Quale autonomia stimata e quale quota benzina (se iniezione diretta)?

  4. Intervalli manutenzione e costi dei filtri ricorrenti?

  5. Garanzia su componenti e manodopera? Tempi medi di intervento post-montaggio?

  6. Gestite pratiche e collaudo e applicate sconti/incentivi in fattura se disponibili?

  7. Come fissate bombole/serbatoio e dove passano i cablaggi (evitare vibrazioni/abrasioni)?

  8. È previsto un controllo a 1.000–2.000 km incluso?

Stampa la lista e portala con te: evita equivoci e ti permette di confrontare mele con mele tra più preventivi.


11) Errori comuni da evitare

  • Scegliere l’impianto solo “per sentito dire” senza considerare iniezione diretta o portata richiesta.

  • Valutare il prezzo senza contare manutenzioni e (per il metano) revisioni bombole.

  • Trascurare ingombri/pesi: su alcune auto il metano cambia davvero il bagagliaio.

  • Dimenticare la rete distributiva reale sui tuoi percorsi (Torino città vs extra-provinciale).

  • Rinviare i tagliandi dei filtri “perché va ancora bene”: poi paghi in rail/riduttori.


12) Conclusioni operative

  1. Parti dai vincoli del tuo motore e dal tuo uso reale (km/anno, montagne, carichi).

  2. Pretendi un preventivo tecnico con componenti dichiarati e una stima di payback trasparente.

  3. A Torino scegli un installatore con storico sul tuo propulsore, capace di mappare bene e seguirti nei primi 2.000 km.

  4. Considera sempre il TCO: incentivo, bollo in Piemonte, manutenzione e – per il metano – revisione bombole.

  5. Dopo il collaudo, rispetta la manutenzione: è il segreto di consumi bassi e zero grattacapi.

Con questi criteri, il “miglior kit” non è quello più costoso o famoso, ma quello giusto per la tua auto e per Torino: compatibile, ben dimensionato, installato con cura e assistito nel tempo.